PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno: Brisighella
Partenza per la Romagna, con prima destinazione del nostro tour, Brisighella, per una visita guidata completa di questo graziosissimo borgo che sorge sulle pendici dell’Appenino Tosco-Romagnolo, in provincia di Ravenna, il quale sembra un coloratissimo dipinto incorniciato da tre colli, sopra i quali sorgono la Rocca Manfrediana, la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino. Quest’antico borgo medievale e termale si distingue per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile, tanto da essere inserito nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”. L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, ne fanno un luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di se stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.
Il borgo, composto da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di
cinta muraria, scale scolpite nel gesso, racchiude l’antica Via del Borgo meglio nota come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, una strada sopraelevata e coperta illuminata da archi di differente ampiezza. A Brisighella, che diede i natali ad otto cardinali, numerosi sono gli edifici sacri; su tutti spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo o Pieve del Thò, suggestiva basilica in stile romanico a tre navate, eretta attorno all’ottavo
secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII secolo. Pranzeremo in ristorate tipico locale. In seguito ci sposteremo a cinquecento metri dal centro storico, per raggiungere, con una suggestiva passegiata, lo Stabilimento Termale, dotato di una piscina all’aperto. Incastonati nei gessi di Brisighella, a pochi chilometri dal paese, il Centro Visite di Cà Carnè e la Grotta Tanaccia rappresentano alcuni tra gli ambienti più belli del Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola. Al termine della giornata, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere asssegnate, cena e pernottamento.
2° giorno: Forlì e Cesena
Prima colazione in hotel e poi partenza per la visita guidata di Forlì che conserva tracce significative sia dell’epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Città d’arte dunque, ma non solo. È sede
di un importante Polo universitario con facoltà di prestigio, dell’aeroporto “Ridolfi” collegato a scali nazionali e internazionali, di un Centro polifunzionale a valenza regionale, la Fabbrica delle Candele, dedicato alla creatività e alla formazione giovanile. Nel centro storico, sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali, Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica, che convergono sulla Piazza A. Saffi, sulla quale si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l’imponente campanile originale del XII secolo, il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell’Orologio), i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni e il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura
del Ventennio di cui troviamo tracce significative anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria. Il dominio della famiglia Ordelaffi sulla città, per circa due secoli, ha fatto in modo che Forlì si arricchisse di palazzi nobiliari che si possono ammirare passeggiando lungo le vie del centro storico, in
particolare Corso Garbaldi e Via P. Maroncelli. A Pino III Ordelaffi si deve la fortificazione della Rocca di Ravaldino completata nel 1480, oggi intitolata a Caterina Sforza. Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti oggetto di recenti restauri: la Chiesa del Suffragio, all’entrata della Piazza Saffi e, poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri, in Via G. Saffi. Al termine della visita, pranzo in ristorante. Nel pomeriggio
trasferimento a Cesena, una delle più importanti mete d’arte della Romagna, ma anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. Qui la Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili. Il posto di rilievo internazionale che occupa nel comparto agroalimentare e le sue tradizioni gastronomiche la collocano fra le destinazioni più significative dell’entroterra romagnolo. Tra i suoi tesori d’arte, la Biblioteca Malatestiana, considerata uno degli esempi più significativi di biblioteca quattrocentesca
italiana, si presenta inalterata così come ai visitatori di cinque secoli fa. Per la sua straordinaria rilevanza è stata inserita nel patrimonio dell’Unesco come “Memoria del Mondo”. Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la “corte” e due torrioni centrali: il “maschio” e la “femmina”. In quest’ultimo è allestito il Museo di Storia dell’Agricoltura,
che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi. .
La visita della città proseguirà poi con una passeggiata lungo le vivaci vie del Centro, da piazza del Popolo a Palazzo del Ridotto, dominato dalla statua bronzea di Papa Pio VI, dalla Cattedrale di S. Giovanni Battista, con la Cappella della Madonna del Popolo e il Museo della Cattedrale, al Teatro “Alessandro Bonci”, vero gioiello neoclassico. L’offerta culturale della città si completa con il museo di Scienze Naturali, la Pinacoteca Comunale (che conserva
il prezioso dipinto della “Madonna della Pera” di Paolo Veneziano), il Museo Archeologico, il Museo della Centuriazione.
A fine giornata rientro in hotel per la cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza per la visita guidata della cità di Faenza. Nota a livello internazionale per la ceramica, Faenza – “faiance” è infatti ancora oggi il nome della maiolica in molte lingue europee – la cui antica tradizione artigianale risale al XII secolo,
Faenza raggiunse il suo splendore nel periodo rinascimentale. Qui l’arte della ceramica ha coniugato il nuovo all’antico e un vivace senso artistico si ritrova nelle botteghe artigiane come negli splendidi palazzi, nei pregevoli arredi urbani, nelle scuole d’arte come nelle manifestazioni culturali che si svolgono nel corso dell’anno. I suoi eleganti negozi forniscono occasioni di shopping, mentre i piaceri dell’enogastronomia sono offerti negli accoglienti ristoranti e nelle enoteche del centro storico. Gli spazi urbani stessi sono dei capolavori con l’imponente Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi, Piazza della Libertà con il Duomo di fine quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo. Tra gli altri notevoli monumenti del centro storico, il settecentesco Palazzo Milzetti con gli ambienti interni decorati da raffinate tempere neoclassiche, l’elegante Teatro Masini e la Pinacoteca. Il Museo Internazionale della Ceramica (MIC), fondato nel 1908, ospita pezzi di ogni provenienza geografica e di ogni epoca storica, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche
faentine del Rinascimento. Altre raccolte d’arte di grande interesse si possono ammirare presso la Pinacoteca Comunale, il più antico museo della città e il Museo Carlo Zauli. Una visita (solo su prenotazione) merita anche il Museo Civico delle Scienze Naturali, fra i più importanti della Romagna per la ricca collezione di insetti, uccelli e fossili. In città sono oltre sessanta le botteghe ceramiche dove artigiani e artisti producono oggetti a marchio certificato, in forme e decori che spaziano dalle riproduzioni storiche alle sperimentazioni artistiche. Piatti, vasi, boccali, zuppiere e albarelli sono oggi raffinati souvenir che ben figurano in ogni casa. Al termine della visita pranzo in ristorante, poi partenza per il rientro.